BIOGRAFIA
Nato nel 1943 a Treviso, Donadi ha alle spalle una lunga e
importante carriera. Interessatosi alle possibilitá espressive
della pittura, della grafica, della scultura, e' in grado di
presentare la sua prima mostra personale giá nel 1965. Da allora,
un'incessante e metodica attivitá artistica, accompagnata da
viaggi in Europa, Africa e America, segna la su a continua
maturazione di pittore. Il definitivo prendere corpo di uno stile
e di un messaggio personali si osserva nelle sue opere tra gli
anni '80 e '90.
Ha esposto in molte citta' europee e americane, ottenendo premi,
lusinghieri giudizi e importanti commissioni. Fra tutti, vanno
ricordati la VI Biennale Internazionale d'arte a Barcellona nel
1979, l'allestimento di un'opera nel Mausoleo Assad di Damasco nel
1997, l'esposizione al Bischöfliches Dom und Diözesanmuseum di
Trier nel 1998, un'importante mostra al Museo Civico di Abano
Terme (PD) nel 1999, il IV premio alla Biennale Internazionale
dell'Arte Contemporanea Fortezza da Basso a Firenze ancora nel
1999, il premio Fiorino d'oro a Palazzo Vecchio, Salone dei
Cinquecento, a Firenze nel 2000, una mostra al Museo della Scienza
e della Tecnica di Vienna nel 2001, un'esposizione al castello di
Churburg nel 2004; nel settembre 2007, ha tenuto un'importante
personale al Museo Nazionale Villa Pisani di Stra' (VE); nel 2011
ha presentato una prestigiosa personale al Forte Sangallo di
Nettuno (Roma), mentre nel 2014 ha esposto a Palazzo Correr, a
Venezia.
Nel 1997 la CNN ha trasmesso un servizio interamente dedicato a
una sua opera dal titolo You bleeded the heart and make history
weeps. Nel 2004 ha realizzato un importante ciclo pittorico per la
Costa Crociere. Nel 2014 ha allestito una personale permanente a
Venezia, un evento di cui ha parlato anche il New York Times.
La pittura di Donadi si presenta come una potente e originale
sintesi di fonti diversissime, che filtrano tanto dalle tecniche
pittoriche che dagli impianti coloristici che dalla concezione
delle masse e degli spazi. Dai ricchi e sapienti toni dei colori
preparati dal pittore stesso, come nella migliore tradizione
medievale, si passa a tecniche di collage quasi metropolitane.
Enigmatiche espressioni di volti rinascimentali fanno capolino tra
spazi scomposti con accenni cubisti.
Colonne, busti, maschere sono affiancati a caffe', boutiques,
persino telefoni cellulari. L'affresco di Giotto, il panneggio di
Raffaello, la metafisica del quotidiano trovano tutti cittadinanza
nelle sue tavole. Eppure, cio' che domina e' un'impressione di
ordine e di controllo, di un messaggio voluto dall'autore, un
prodotto del suo personale lavoro.
Le figure nette, silenziose come istantanee, si stagliano spesso
da sfondi dai colori neutri, garantendo precisi punti prospettici
al pensiero dello spettatore, quasi suggerendo linee di
riflessione e di interpretazione che portano lontano dal banale e
dal gia' visto.
L'autore sceglie, nella sua riflessione pittorica, di illuminare
momenti di esperienza comune, volti e paesaggi noti, con vividi
colori e precisi dettagli che ne suggeriscono la ricchezza
peculiare, l'originalita' non ripetibile, il valore inestimabile di
istanti carichi di un loro significato. Donadi riesce, insomma,
attraverso sapienza tecnica, fantasia e operosita', a garantire una
sua originale interpretazione del mondo.